legambiente e il «termometro» del mare
Turismo, spiagge e rispetto per la natura
Guida Blu premia Eraclea
Nove venete nella classifica delle località costiere. Due vele a Cavallino Tre Porti, Chioggia, San Michele al Tagliamento, Jesolo e Rosolina. «Solo» una a Venezia
VENEZIA – Alle foci dei fiumi Adige, Livenza e Lemene e agli sbocchi dei depuratori di Campalto e Bibione, nel Veneziano, le analisi condotte da Legambiente hanno riscontrato la presenza di batteri fecali «in quantità almeno doppia rispetto ai limiti di legge». Lo ha reso noto il responsabile scientifico di Legambiente, Stefano Ciafani, a conclusione delle tappa veneta di Goletta Verde.
«Questo – ha detto Ciafani – significa che nel ricco Veneto c’è un’insufficiente o inesistente sistema di depurazione». Secondo le stime di Legambiente, le utenze di un milione di veneti non sono servite da depuratore (21% della popolazione), mentre un altro 22% è privo di rete fognaria. Con questa campagna, ha detto il presidente di Legambiente Venezia, Luigi Lazzaro, si vogliono sottolineare inoltre i casi di eccessiva cementificazione delle coste. Proprio per questo è stata assegnata per la prima volta la bandiera nera della cementificazione, attribuita dagli ambientalisti al presidente di Est Capital, Gianfranco Mossetto, «per aver concepito un progetto devastante sul litorale del Lido di Venezia».
Il riconoscimento al contrario è stato esteso, ha spiegato Legambiente, anche all’ex sindaco Massimo Cacciari e alla soprintendente Renata Codello, accusati di aver avallato questo progetto. Legambiente ha invece premiato nove località venete con le «Vele» della Guida Blu realizzata con Touring Club Italiano, assegnate alle 364 località costiere che hanno scommesso sulla qualità a 360 gradi coniugando offerta turistica con rispetto per l’ambiente; tre vele sono andate ai Comuni di Barricata (Rovigo) e Eraclea (Venezia), due a quelli veneziani di Caorle, Cavallino Tre Porti, Chioggia, San Michele al Tagliamento, Jesolo e Rosolina (Rovigo), una a quello di Venezia, «per il quale – ha precisato Lazzaro – ha inciso la bandiera nera e il ritrovamento di amianto» nel corso dei lavori per il nuovo palazzo del Cinema. (ANSA).
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