La località turistica
Eracleamare è oggi la riviera della città di Eraclea e fa parte della costa veneziana; è posta a sei chilometri a sud est del capoluogo ed è una spiaggia a dimensione d’uomo e natura: si caratterizza infatti per le sue peculiarità ambientali (la Laguna del Mort e la pineta marittima) ed il suo ritmo della vita coerente al verde che la circonda (una città slow).
Fra le dune, spesso suddivise in più cordoni, tutti paralleli al mare, e la pineta i raggi del sole arrivano più tiepidi e temperati dall’ombra, i suoni dal mondo arrivano attutiti. Il litorale di Eraclea è un piccolo angolo rubato al paradiso, un’oasi di mare e habitat incontaminato dove rilassarsi immersi nel verde più rigoglioso. E’ il luogo ideale per una vacanza con la famiglia, per cullarsi nel dolce suono della risacca, per giocare con i bambini nella spiaggia poco affollata. Eraclea Mare è un luogo tranquillo, ideale per il relax e per riscoprire se stessi. Alberghi, villette sul mare, case vacanza, bungalow e campeggi sono immersi nel verde della pineta. Caratteristici di questo tratto di riviera sono anche i servizi all’insegna dell’ambiente naturalistico. Il clima tipico del litorale alto Adriatico, viene definito con il termine ‘temperato, fresco a estate calda’. Eraclea Mare è stata definita la ‘Perla dell’Adriatico’ poiché è una spiaggia lunga oltre quattro chilometri, ancora in parte integra e inviolata, soprattutto se paragonata alle spiagge vicine, caotiche e fortemente urbanizzate.
La lussureggiante Pineta è costituita da circa 3500 pini adulti a ‘ombrello aperto’ (pinus pinea), una delle meraviglie dell’alto Adriatico.
Altro elemento notevole dal punto di vista ambientale è la cosiddetta Laguna del Mort, un tratto di mare separato dalle acque libere. Si tratta delle vestigia della vecchia foce del fiume Piave,un miracolo della natura che può essere ammirato in tutta la sua bellezza al tramonto dal porticciolo turistico situato proprio tra la Pineta e la battigia. Questa enclave marina si è formata il 5 ottobre 1935 quando, nel corso di una piena, il Piave, che prima sfociava poco oltre l’entrata di questa laguna, sfondò il fragile cordone dunoso che lo separava dal mare lungo il suo argine destro e sfociò direttamente nell’Adriatico presso l’odierna località di Cortellazzo. Con l’accorciamento del percorso del fiume, il vecchio alveo si interrò nei pressi della “rotta” restando senza più contatto con l’acqua dolce e facendo così nascere questo braccio di mare chiuso su quasi quattro lati da dune e pineta.
Conferma di come la natura sia il principale testimonial di questa località, unica nel suo genere, si ha nel riconoscimento ottenuto nel 2003 da Legambiente: la penisola della Laguna del Mort è una stata dichiarata una delle 11 più belle spiagge d’Italia.
Rispondi